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Activision si difende nella causa di tiro uvalde

by Eric Feb 13,2025

Activision si difende nella causa di tiro uvalde

Activision rifiuta le richieste di risarcimento che collegano il dovere alla tragedia di Uvalde

Activision Blizzard nega con veemenza le accuse che collegano il suo franchising Call of Duty alla devastante tiro della scuola Uvalde, affermando che il contenuto del gioco è costituzionalmente protetto sotto il primo emendamento. La difesa globale della società, presentata in risposta alle cause iniziate dalle famiglie della vittima nel maggio 2024, confuta le affermazioni che suggeriscono che il gioco è servito da "terreno di allenamento per i tiratori di massa"

Il 24 maggio 2022, la scuola elementare di Robb ha rivendicato tragicamente la vita di 19 bambini e due insegnanti, ferendone altri 17. La causa sostiene che l'autore di 18 anni, un ex studente elementare Robb e un normale giocatore di Call of Duty (avendo scaricato la guerra moderna nel novembre 2021), è stato influenzato dal contenuto violento del gioco e ha usato un fucile AR-15, simile a quelli raffigurati nel gioco. I querelanti hanno anche implicato meta, sostenendo che Instagram ha facilitato la connessione del tiratore con i produttori di armi da fuoco, esponendolo alle pubblicità AR-15. Le famiglie sostengono che sia Activision che Meta hanno favorito un ambiente dannoso che ha sfruttato gli adolescenti vulnerabili, incoraggiando indirettamente la violenza.

Il deposito di dicembre di Activision, una confutazione di 150 pagine, rifiuta in modo completo queste affermazioni. La difesa della società, che include una mozione per respingere le leggi anti-slapp della California (proteggere la libertà di parola dalle cause frivole), evidenzia lo status di Call of Duty come contenuti espressivi protetti dal Primo Emendamento. La società sostiene che le accuse basate sul "contenuto iperrealistico" del gioco violano direttamente questo diritto fondamentale.

Supportando la sua posizione, Activision ha presentato dichiarazioni di esperti. Una dichiarazione di 35 pagine del professor Matthew Thomas Payne di Notre Dame contestualizza la chiamata del dovere all'interno della tradizione del realismo militare trovato nel cinema e nella televisione, contrastando direttamente l'affermazione del "campo di addestramento". Un'ulteriore dichiarazione di 38 pagine di Patrick Kelly, capo della creatività di Call of Duty, descrive in dettaglio lo sviluppo del gioco, incluso il budget da 700 milioni di dollari assegnato a Call of Duty: Black Ops Cold War.

Le famiglie Uvalde hanno fino alla fine di febbraio per rispondere alla vasta documentazione di Activision. Il risultato rimane incerto, ma il caso sottolinea il dibattito in corso che circonda il legame tra videogiochi violenti e sparatorie di massa, un tema ricorrente in tragedie simili.

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